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Il Tribunale stralcia 420 mila euro di debito a imprenditore edile. Vittoria per Legge3.it Attualità Economia 

Il Tribunale stralcia 420 mila euro di debito a imprenditore edile. Vittoria per Legge3.it

 Ancora una vittoria in aula contro il sovraindebitamento per Legge3.it: il Tirbinale di Avellino ha tolto dalle spalle di un ex imprenditore assistito dall’organizzazione fondata da Gianmario Bertollo un debito di ben 420 mila euro.

L’uomo aveva una sua attività, ed operava nel settore edilizio da fine anni ’80, lavorando anche con la Pubblica Amministrazione. Nel tempo aveva costruito un suo business, con diversi clienti e parecchie soddisfazioni, economiche e professionali.

Purtroppo, però, la crisi del 2008 colpì duramente anche la sua attività. Per chi operava nel settore edile in quegli anni, quel periodo rappresentò un vero e proprio spartiacque, un segno tra il prima e il dopo. L’edilizia, infatti, fu tra gli ambiti più colpiti e che per più tempo continuò a risentire dell’eco di perdite e difficoltà.

Così fu anche per l’ex imprenditore campano, oggi pensionato. I clienti, sia pubblici sia privati, iniziarono a non saldare le fatture. Il flusso di cassa interrotto iniziò a rendere impossibile pagare collaboratori e fornitori, ma anche mantenere la sua famiglia. A peggiorare il tutto, un contenzioso con la banca, per un debito inizialmente di poco più di 50 mila euro.

La situazione non sembrava migliorare con il tempo, anzi. I debiti crescevano velocemente sotto il peso degli interessi, diventando una cifra sempre più alta e spaventosa, impossibile da restituire.

Per questo motivo, dopo anni passati in preda alla disperazione, l’uomo ha deciso di rivolgersi a Legge3.it, che da quasi un decennio aiuta privati ed imprenditori ad uscire da situazioni di sovraindebitamento, e che ha da poco raggiunto e superato i 200 casi di successo in Tribunale.

Attraverso l’intervento dei professionisti incaricati, l’uomo è riuscito ad ottenere lo stralcio dell’intero monte debiti, senza dover corrispondere ulteriori somme. La decisione di non richiedere soldi attraverso un piano di rientro triennale è stata dettata dal fatto che, al momento, il totale delle entrate del suo nucleo familiare sono pari al totale delle spese medie mensili. Questo vuol dire che non era possibile fissare alcuna cifra che fosse sostenibile per l’uomo e che gli garantisse di avere un livello di vita dignitoso.

Chi lavora nel settore dell’edilizia sa bene che, ancora oggi, gli effetti devastanti della crisi del 2008 si fanno ancora sentire in misura importante. – Commenta Gianmario Bertollo – Gli economisti parlano di decennio nero dell’edilizia, per indicare il periodo tra il 2008 e il 2018, che portò alla perdita di 539.000 posti di lavoro. Anche questo ex prenditore fu colpito pesantemente e, nonostante cercò di fare ogni cosa fosse in suo potere per rialzarsi in piedi, stava combattendo con un avversario troppo forte e impossibile da sconfiggere da solo. A lui vanno i nostri migliori auguri per questa nuova vita, lieti di avergli ridato speranza e fiducia per il futuro”.

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